Il pomodoro è il frutto dell’omonima pianta, il cui nome scientifico è Solanum lycopersicum, appartenente alla famiglia delle solanacee, la stessa delle patate. Importata in Europa dall’America centrale e meridionale nel XVI secolo, la pianta di pomodoro venne inizialmente usata solo per le sue caratteristiche ornamentali, poiché si pensava che i suoi frutti fossero velenosi.
I primi ad accorgersi che invece il pomodoro era commestibile furono i contadini dell’Italia meridionale, della Spagna e di altri paesi affacciati sul Mediterraneo, i quali cominciarono a usarlo come ingrediente aggiunto a vari alimenti, tra cui cipolla e pane. Successivamente, il pomodoro passò dalle mense povere a quelle più raffinate, dapprima mescolato ad altri ortaggi, poi come vero e proprio contorno di carne o pesce.
Come ci spiega la dottoressa Evangelisti, il pomodoro si può trovare tutto l’anno, dato che può essere facilmente coltivato non solo all’aperto ma anche all’interno di serre; quello da campo si trova da luglio a ottobre, per cui si tratta di un ortaggio tipicamente estivo.
I tipi di pomodoro sono moltissime, diverse per lo più per forma e dimensione del frutto. I classici pomodori da tavola o da insalata comprendono le varietà cuore di bue, tondo liscio, palla di fuoco, marmande, royal ace, costoluto. Tra i pomodori da pelati o da salsa ritroviamo invece le varietà San Marzano, Ventura, Roma, Vesuvio e Napoli. I pomodori da serbo invece, detti anche pomodorini o pomodori da brodo, sono il prato, piros, a grappoli d’inverno. Abbiamo infine il pomodoro da succhi e concentrati che comprendono le varietà petomech e tondino. Da sottolineare che in tutti i casi si tratta solo di alcune varietà, dato che queste ultime sono davvero molte.
Il peperone è un ortaggio che appartiene al genere Capsicum della Solanaceae, una delle famiglie botaniche maggiormente rappresentate dal punto di vista alimentare.
Il nome Capsicum ha una possibile, doppia origine classica: per i latini “capsa” significava scatola, e rappresenterebbe bene la forma del peperone, che al suo interno cela i semi proprio come una scatola. Per i greci, invece, il verbo “kapto” vuol dire mordere, e la forte piccantezza della capsaicina, al contatto con la lingua, restituisce un impatto simile a un morso.
Qualunque sia l’etimologia del nome scientifico, sappiamo però che il peperone (come del resto il peperoncino) è originario del continente americano, ed è coltivato dall’essere umano da almeno 7000 anni. Fu Cristoforo Colombo a importarlo in Europa, dove i Capsicum trovarono subito il clima adatto, in particolare nel bacino del Mediterraneo.
Oggi il peperone è presente un po’ in tutte le tradizioni culinarie d’Europa, in particolare in Spagna, Italia, Grecia e Turchia. Scopriamone insieme proprietà, benefici e non solo.
Difficile trovare chi non ami le zucchine. Si tratta, infatti, di un ortaggio estivo molto apprezzato, anche dai bambini, che ben si presta a tante preparazioni, dall’antipasto al dolce (eh già!).
Prima però di parlare di ricette con zucchine, vogliamo soffermarci sui benefici di questa pianta, originaria dell’America Centrale e presente nella lista della frutta e verdura a giugno.
Le proprietà delle zucchine, infatti, sono molto interessanti e hanno a che fare con l’ottimo contenuto di vitamine e sali minerali, a fronte di pochissime calorie, similmente a quanto abbiamo scoperto sull’anguria, appartenente alla stessa famiglia delle Cucurbitaceae. Scopriamo allora proprietà e benefici delle zucchine e i loro valori nutrizionali.